Perigeo - Azimut (13/10)

Disco notturno, aleatorio e sospeso per diversi momenti, almeno fino a quando non sfocia nel jazz-rock primitivo di brani come 36° parallelo. Forte la presenza di basso e tastiere/piano, meno evidenti chitarra e sax che hanno però comunque spazio negli arrangiamenti e nei soli.

Particolare il finale di Grandangolo con escursioni in territori esteticamente free, un'altra cosa a cui ho fatto caso è il rimbalzo tra i due canali di h/h in Aspettando il nuovo giorno e, a proposito della batteria, esaltante il solo di 36° parallelo a coronare una traccia che a dirla tutta non ho ancora capito come si chiuda, sembra finire quasi di colpo, ma sono quasi certo che non sia  cosi e che più facilmente sia io che mi sono perso qualcosa. Purtroppo mi sono perso dopo il solo di contrabbasso.

Riassume un po' il tutto la title track omonima Azimut, ma i momenti intensi ed interessanti ci sono un po' in tutto il disco.

La loro musica però mi sembra sempre un po' forzata, sento più musicali e fluenti altri gruppi come i Napoli Centrale, anche se parliamo comunque della crema della scena italiana di un jazz ancora in fase i contaminazione.



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