Jessamine – Don't Stay Too Long (20/03)

Disco classificato come post rock uscito per la Kranky, a cui però io affiancherei anche l'etichetta jazz rock con echi psichedelici. Si sente molto l'intreccio con le intenzione della scuola di Canterbury degli anni '70, ma è anche aggiornato ad una alienazione più vicina al trip hop.

Ha atmosfere ipnotiche e notturne, ma suona anche seducente e sensuale, grazie anche ad una soffice voce femminile.

Pieno di stralunati wah wah di chitarra e piano/organi elettrici, l'album ha anche una buona forza ritmica, con vari tira e molla di una batteria vera e dinamica. L'ultima traccia Hand Held è forse la più vicina ad un intento più retrò, ma in generale è difficile parlare e citare qualche traccia in particolare, siccome tutte girano in qualche modo intorno allo stesso sentore.

Per me è stato tanto gradevole che alla fine ne avrei voluto ancora, più dell'esigua mezz'oretta abbondante di durata del cd. Di certo cercherò altro di questa band.


Commenti