Pullman - Turnstyles & Junkpiles (06/03)
Situazione strana quella in cui ho ascoltato questo cd, la domenica mattina presto.
Il disco è completamente acustico, dove gli intrecci di chitarra la fanno da padrona. Potrebbe quasi confinare con quelle musiche acustiche suggerite per rilassarsi, solo che qui la musica è più articolata e polifonica, specie nella prima parte del disco.
In mezzo c'è un divertente quanto inutile walzer Lyasnya, in cui sono gli stesso componenti del gruppo a suggerire una risata prima di iniziare.
Nella seconda metà infatti i pezzi sono più brevi, e scritti, ed eseguiti, spesso solo da uno o due membri del quartetto. Ci sono anche interventi con il mandolino, il banjo e la chitarra slide a rimarcare l'intento acustico, sobrio e quasi folkloristico della musica. In generale non ci sono brani più elaborati o portanti di altri, il disco scorre tranquillo. Non mi ha annoiato penso più che altro per l'ora presta.
Gradevole ma lontano dall'essere un disco essenziale. Strano che sia uscito per la Trill Jockey e che tra i ringraziamenti ci siano i Tortoise, quando non è un tipo di intento che assocerei alla scena di Chicago.
edit necessario: I ringraziamenti vanno ai Tortoise perché questo gruppo ho scoperto essere una branchia del gruppo di Chicago. Se non fosse stato per l'etichetta avrei detto proprio tutt'altro. Hanno mascherato benissimo il loro background sperimentale e non me ne sono accorto.
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Questo scritto, ampliato e contestualizzato in modo più consapevole, appare anche su Debaser.
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