Sonna – We Sing Loud Sing Soft Tonight (23/03)

Disco del 2000/2001 uscito per la Temporary Residence Limited. Quasi interamente strumentale, se si escludono un paio di interventi nelle tracce centrali.

L'andazzo è un po' quello dei più rinomati Explosions in the Sky, privati però della loro vena sonica. Un continuo intrecciarsi chitarristico ipnotico e un po' pesante sulla lunga distanza. Se per la prima metà ho retto bene l'ascolto, nella seconda le canzoni rallentano molto, Sing Soft Tonight e Sleep On It affossano molto un disco già di per se abbastanza monocromatico (la copertina suggerisce), seppur gradevole.

Mi hanno ricordato molto i giapponesi Hyakkei che già conoscevo, anche per via dei suoni pesanti ma soffici ovattati della batteria.

Il disco però si chiude in bellezza, siccome la coda di Sleep On It, cambia di ritmo e preannuncia l'ultimo pezzo Real Quiet che, a discapito del nome, è il pezzo più movimentato dell'album con una batteria energica che mi è piaciuta molto, ed un finale raddoppiato ed "esplosivo", con alcune distorsioni che danno la vita ad uno splendido crescendo. Rimane il pezzo più breve in un CD di canzoni molto lunghe, intorno agli 8/9 minuti, un piccolo gioiello che vale la pena ricordare.

Tutt'altro che memorabile come album, ma considerato l'anno di uscita, una precoce e piacevole escursione in quei territori post rock con le chitarre che diventeranno uno standard negli anni successivi.

edit. Mi sono accorto solo oggi che è stato registrato da Steve Albini, non proprio uno qualunque.

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Questo scritto, ampliato e contestualizzato in modo più consapevole, appare anche su Debaser.



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