Laika – Sounds Of The Satellites (09/04)
Tanti i tempi dispari che durano per tutto il pezzo. I brani infatti hanno come ritmo un pattern che conduce per quasi tutta la canzone, senza mai una sosta, quasi a rimarcare un senso ipnotico e catartico più affine al trip hop. Compresa la suadente voce di Margaret Fiedler.
Difficile dare la precedenza ad un brano, per quanto il terzo sia stato solo un po' meno coinvolgente, da li in poi è sempre stata una sorpresa; fino all'ultimo pezzo con una chitarra, e senza ritmo; poi quasi un quarto d'ora di silenzio prima del finale con un piccolo aneddoto sul cane Laika da cui il gruppo prende il nome.
Oltre al ritmo c'è anche il basso spesso protagonista con dei fraseggi, e poi effetti, vibrafono, e mille cose che accompagnano i brani, tipo il synth in coda a Breather. Ma ogni pezzo ha un suo ambiente sonoro costruito attorno al ritmo.
Disco che mi ha preso bene, ho apprezzato molto la sonorità che seppur ancora straniante e un po' disarmante, stavolta ho vissuto e goduto meglio che in Silver apples on the moon.
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