Eugenio Finardi – Blitz (25/10)

Ultimo disco della trilogia della Cramps di Finardi, l'ennesimo capolavoro con poco da invidiare ai due precedenti Diesel e Sugo.

Cambia la formazione, non ci sono più Walter Calloni e Tavolazzi, ma la musica resta si altissimo profilo, molo spesso sui pezzi ci sono code strumentali gradevoli, non tanto per i virtuosismi, ma per velleità puramente musicali.

Punto bassi il twist di Drop Out Rock, in inglese e non all'altezza degli altri brani. Bella invece la ballata in stile americano Come Un Animale, ma anche Affetto, e i ritmi che rimandano a certe sonorità caraibiche in Cuba. Mi è piaciuta la batteria in Affetto, il come segua un corso senza per forza riprendere gli accenti degli strumenti sopra. Poi il testo di Op 29 e Northampton, Genn. '78 con il verso "la teoria della libertà in pratica è responsabilità". Un pò frettolosa Guerra Lampo, ma - come sopra - con una fine coda strumentale.

Un altro disco favoloso, che mi ha fatto empatizzare molto con il modo, il pensiero e la filosofia di Finardi. La prima volta che avevo ascoltato Diesel lo avevo additato subito come un fratello, e mi piace che ascoltando questi dischi continui a pensare la stessa cosa e ad avere la stessa sensazione.



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