Endless Melancholy – Music For Quiet Mornings (19/02)
Ma poco importa in fondo, questo è un disco molto minimale, di solo piano, composizioni lente e soffuse, minimali sia nel sound (note lunghe e dilatate nel tempo) che nell'armonia (credo non suoni quasi mai più di tre note alla volta). In questo tipo di suono risaltano molto le code, le dita sui tasti e quei battimenti armonici che si creano tra le note. Un album rilassato, a volte più chiaro altre più scuro, con semplici temi sviluppato lentamente.
La distanza e la differenza tra un pezzo e l'altro diventa quasi irrisoria; sembra più un flusso continuo che un insieme di brani.
Musica non adeguata ad una camminata ma da dedicare a momenti di maggiore meditazione, al mattino presto forse, come il titolo suggerisce.
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