Papa M - Live From A Shark Cage (11/03)

E' una settimana che provo ad ascoltare questo CD.

La prima volta sono arrivato a metà, la seconda quasi alla fine e finalmente oggi, ho avuto quell'ora di tempo per ascoltarlo da cima a fondo.

Che poi in realtà non è vero, siccome ho skippato metà della lunga I Am Not Lonely With Cricket che da sola occupa un quarto d'ora, e consiste in una lunga session con chitarra e delay, dove, la frase portante di chitarra viene smontata e ricostruita. Per quanto carino come esperimento, nulla di trascendentale o fondamentale; travolgente (in negativo) per la sua durata.

Meglio l'altro loop di Plastic Energy Man, o le elettroniche dispari di Roadrunner, o ancora la psichedelica Drunken Spree. Alcune tracce sono proprio dei riempitivi, ma fa eccezione la melodia di Arundel che - dal primo frammento - verrà poi estesa a fine disco, e poi nel successivo Whatever, Mortal, anche li in coda con una costruzione più da band.

In questi pezzi infatti David Pajo si trova da solo, e l'impressione è quella che sia alla ricerca di timbri e di idee, un po' come un demo, non pensato ancora per canzoni. Se preso in questo senso il disco ha più significato, ma rimane un ascolto impegnativo e che non lascia molto convinti, forse prolisso, ma con gli occhi di poi, un passo necessario per l'album successivo.



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