Bluvertigo – Metallo Non Metallo (16/11)
Ma forse non è stato affatto male il fatto che sia andata cosi, perché il disco è senz'altro lungo, e in certi punti forse anche prolisso, ma è davvero bello. Mattia me lo ha suggerito per anni ed ora mi tocca dargli ragione.
La musica è molto variegata, si va da certo metal (uno stacco mi ha ricordato gli Extreme), a cose più soffici ed avvolgenti, melodie efficaci ma anche non banali e testi che risentono parecchio di Battiato, ma che hanno anche una loro identità, didascalica e contemplativa.
In sintesi, il disco è tosto, ci sono tanti suoni, tante idee messe insieme con intelligenza (da queste cose si capisce che sanno quello che fanno). La traccia che mi è piaciuta meno è il singolo Altre FDV, troppo elettronico rispetto al resto, quasi stonata, rispetto ad un album che è a tutti gli effetti rock alternativo, direi anche attuale per il periodo.
Sicuramente uno degli album italiani migliori degli anni '90 /almeno tra quelli che ho sentito). Purtroppo non riesco a scrivere di particolarità che mi abbiano colpito, proprio per colpa del modo frammentato con cui l'ho ascoltato.
Ah, carina l'introduzione, un po' meno il finale con la traccia fantasma. Ecco, in certi momenti (per fortuna pochi, in realtà) mi danno l'idea di essere quei 'figli di papa che giocano con il sintetizzatore' (per citare The Commitments), ma tutto il resto dell'album è li a provare il contrario.
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