Ministri – Tempi Bui (16/11)

Album a cui sono legato da molti anni, siccome lo scaricai a suo tempo, limitandomi ad ascoltarne solamente alcuni pezzi sporadici.

Mi è piaciuta quella frase 'la tecnologia è il contrario di pazienza', e quel brano - Vicenza - è uno tra i migliori del cd, assieme anche a Tempi bui, Il futuro è una trappola e Diritto al Tetto. Altri invece meno brillanti, come Il bel canto e La casa brucia. Particolare che quasi ogni brano abbia un intermezzo che la lega a quella successiva, con frammento di canti popolari popolari del Mediterraneo. Se non ricordo male uno dei tre componenti ha origini straniere (?).

Album cupo, a tratti arrabbiato, pessimista, ma anche potente, come se anziché proporre una visione alternativa alla realtà, puntasse più ad agitare le acque; da considerare che il disco è uscito nel 2009, a ridosso di una crisi economica, e questo da voce ad un certo tipo di disagio reale e tangibile. In questo senso (sociale) sono contro alle disuguaglianze, alla superficialità ed alla apparenza.

Musicalmente poi, pur essendo un trio rock, si circondano di piano, tastiere, anche i fiati, usati con parsimonia che però danno sempre un tocco di colore alle canzoni, che non sono sempre memorabili, ma a loro modo apprezzabili, cosi come il disco non è un capolavoro, ma scorre bene e non mi ha quasi mai annoiato.

Ah, e ricordo di aver notato due cose particolari, la citazione nell'ultima strofa di Briatore che rimanda alle canzonette estive anni '60 (Abbronzatissima), e in E poi si spegne tutto di come cambia gli accordi nell'ultimo giro e di come riesca a costruire un brano crepuscolare con una dinamica sempre crescente.



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