Planetarium – Infinity (21/09)

Strano questo album, viene da un mistume di cd progressive che avevo comprato, sembra più qualcosa di simile ad una colonna sonora fantascientifica.

Interamente strumentale, con solo alcuni cori ad accompagnare alcuni momenti, tastiere in primo piano e un uso dei suoni molto cinematografico, con anche effetti sonori, penso all'introduzione, come alle armi in War. Si chiude come inizia, con lo stesso giro armonico e lo stesso brusio iniziale.

Ci sono anche dei suoni elettronici particolari nella penultima traccia, tamburi enfatici in War, la melodia dolce e quasi easy listening di Love; il tutto sembra quasi una storia sonorizzata, fantasticando potrebbe essere la vita dopo il disastro atomico della seconda guerra mondiale (Life), la guerra fredda (War) lo sbarco sulla luna (The Moon) ed il futuro intergalattico tanto inseguito e fantasticato nella fine dei '60.

Alcune tracce sono divise in parti, già The Begining per esempio. Ci sono interventi di batteria e chitarra elettrica con un solo in Man, e un bel fraseggio acustico in Life.

Come ho scritto all'inizio, disco strano, su cui non avevo particolari aspettative e che tuttavia mi ha lasciato indeciso, a livello sonoro comunica quindi mi è rimasto un atteggiamento curioso verso un gruppo di cui si capisce davvero poco e niente.



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