Procession – Frontiera (29/09)

Disco che in parte mi ha lasciato un po' disorientato, in parte certamente per colpa mia e di un attenzione altalenante, ma anche perché a dispetto dei 9 brani, quasi ogni brano è diviso in due parti, spesso alternando momenti acustici ed elettrici.

Entrambe le intenzioni sono ben riuscite, cosi come gli intrecci tra le 6 e 12 corde, con anche apparizioni di mandolino come nella festosa Incontro, con suoni ben separati sui due canali destro e sinistro.

Anche la parte elettrica è convincente, dura e contrastante, sprazzi con riff hard rock alla primi Led Zeppelin. Voce che riesce a calarsi in entrambi i contesti ma che è dedicata ad un songwriting spigoloso, in cui la forma canzone sembra vaga e spiazzante, sembra sempre che una delle due anime dell'album irrompa sull'altra e viceversa.

Unica pecca di un disco che tratta il tema dell'emigrazione da sud a nord, anche i testi sono leggermente ripetitivi ed enfatizzati da ritornelli corali.

Disco che rimetterò di certo siccome sono convinto di averlo colto troppo superficialmente.



Commenti