Traffic – John Barleycorn Must Die (10/06)

Con in Traffic ho un rapporto di ignoranza di cui non vado esattamente fiero, specie ora che ho in parte colmato con questo album del 1970.

Si perchè ricordo bene che il primissimo disco che ascoltai tenendomi un minimo di appunti (allora erano piccoli accenni dispersivi sul PC) fu Collage delle Orme, e nella descrizione del disco oltre agli Emerso, Lake & Palmer, citava proprio i Traffic.

Ora sono arrivato a questo che mi è piaciuto molto. Una prima parte più vicino al jazz, influenza forse più con il musicale sax di Chris Wood. Poi con Stranger To Himself arrivano le chitarre a portare le coordinate su un territorio che è più che mai un perfetto ibrido tra rock, soul, folk (con la ballata che da il nome al disco) e appunto jazz.

Una commistione che nonostante un approccio spesso strumentale (la prima emblematica Glad, esempio di enorme classe) è sempre gradevole e molto musicale e viva.

Menzione per l'uso dell'organo, perfetto nel contesto.



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