Weather Report – Weather Report (28/06)

Rimetto piede nella band di Joe Zawinul con il loro primo omonimo per scoprire che è molto più squisitamente jazz rispetto a quello produrranno in seguito.

Ipnotica e ammaliante Milky Way introduce al primo lato, pezzo che ricorda gli esperimenti ambientali di fine decennio di Brian Eno, per poi svilupparsi nei pezzi successivi in sonorità jazz dilatate e in un certo senso soffici.

Orange Lady è riempita di orpelli percussivi molto suggestivi, ma tutto il disco in generale cerca più una suggestione, l'atmosfera, la sensazione rispetto al ritmo di Black Market, o ad una ridondanza strumentale. Tutto ciò a discapito di una batteria a volte anche frenetica, ma mai opprimente (Seventh Arrow ad esempio), sempre bilanciata dagli altri strumenti.

A conferma della forte provenienza jazz anche l'ultimo brano Eurydice in cui usa il contrabbasso anziché il basso elettrico, cosi come anche in Seventh Arrow. Mi è piaciuto tantissimo il piano in Waterfall.

Disco che, ad un primo ascolto, ho quasi preferito a Black Market, per il suo approccio più emozionale e sensibile, forse più retrò, ma dall'atmosfera palpabile.

Approccio forse giustificato da certe influenze free jazz che comunque non saprei ne confermare ne quantificare essendo ancora ignorante in merito a quel filone, ma che darebbe un senso ad alcune variazioni e svolte improvvise.



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