Stephanie Mills – If I Were Your Woman (13/09)
Disco di questa cantante nera americana dei tardi anni '80. Ibrido tra pezzi per lo più 'programmati' ed altri suonati, e la differenza si sente eccome. Il pezzo che mi è piaciuto di più è stato Touch me now - per l'appunto suonato - ma con un solo di chitarra a conti fatti non cosi esaltante.
Le coordinate sono quelle di Anita Baker, per intenderci, armonie non banai e una patina di finezza jazz smoth a cornice di una voce soul si potente, ma anche fine e curata che si confonde un pò tra le varie voci del periodo, rimanendo vagamente anonima.
Disco non lunghissimo ma privo di pezzi più up-tempo se escludiamo la Jacksoniana Running For Your Love , sono quasi tutte ballad lente e tranquille.
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