Tony Esposito - Rosso Napoletano (29/09)

 Ho tirato fuori questo disco preso a Sarzana l'estate scorsa, dopo aver riascoltato Processione sul mare - che è di una bellezza indicibile.

La prima lunga suite si basa su un ostinato di percussioni in tempo dispari che regge tutto il pezzo, a cui vengono aggiunte continuamente delle cose (il basso ad esempio crea un movimento ritmico/melodico molto ipnotico, non indifferente); al di la dei vari strumenti, prevale sempre l'uso delle percussioni, in particolare dei suoni scuri.

Il secondo lato mi è piaciuto di meno, colpa anche della mia copia che non ha un suono cristallino, il suono è più scarno e più meramente percussivo. Tanti campanacci e pentole e relativamente poche atmosfere armoniche, cosa che invece avrebbe valorizzato tantissimo il disco successivo che ho citato all'inizio. Sarà probabilmente per il senso di novità che mi porto quel disco che glielo preferisco.

Comunque un album da riascoltare, più tecnico e meno mediterraneo.  Lui comunque si conferma un protagonista della musica anni '70 italiana.



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