Giardini Di Mirò – Dividing Opinions (31/12)

La sensazione è quella di un disco freddo ed un po' caotico nel missaggio. Molto spesso nei momenti loud si sente un brusio di fondo che crea ulteriore confusione, effetto senz'altro voluto ma abbastanza controproducente secondo me, quando non succede i risultati sono migliori, come in Embers.

Qui i suoni post rock classici vengono usati con intenti pop, tant'è che non c'è quasi nulla delle caratteristiche del genere targato Explosions In The Sky, pezzi massimo intorno ai 5 minuti (che diventano lunghi nel contesto pop del disco), strutture più da canzone (esclusa forse solo A Guide To Rebellion) e cantato in quasi tutti i brani. 

Purtroppo, nonostante certi pezzi li abbia associati ad alcuni bei ricordi, non mi ha lasciato entusiasta. Un disco un po' confuso, questa la mia impressione, oltre che freddo e cupo. Musicalmente più vicino a quello che sarà certo indie elettronico ibrido degli anni appena successivi. Si discosteranno parecchio da questa formula con il successivo Fuoco che però è una sonorizzazione, quindi un intento ed un carattere totalmente diversi.


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