Madrigali Magri – Negarville (27/12)

Album dalle atmosfere desolanti e cupe, in questo senso è azzeccatissimo l'artwork grigio e lugubre. Proprio l'artwork assieme alla musica, ricorda in un certo modo El Lux So dei Labradford, specie nei momenti più di quiete, senza però ricalcarne l'ambiente claustrofobico.

Alcune tracce dove la batteria è quasi dominante come l'omonima Negarville o U
n Posto Per Un Altro. Alcuni rumori sparsi qua e là, insieme ad una voce sussurrante e quasi recitata, contribuiscono a creare un forte senso di alienazione ed estraniamento. Non esattamente il mio stile, ma un tassello curioso della musica sperimentale italiana a cavallo tra i fine '90 e i primi '00.



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