Khruangbin– A La Sala (11/07)
Maledetti loto che non hanno messo i titoli sul disco ma solo le tracce, A2, A5, B3 (o 4?) rimangono su binari di luminosa bellezza, A5 (Pon Pón) sembra fatta apposta per essere messa in un mix assieme a il remix di Pelota nel disco di Mordechai Remixes.
La leggerezza disarmante di May Ninth diventa fin commovente, colonna sonora ideale per titoli di coda di un film, strano infatti che non sia in fondo al disco.
Un paio di intermezzi strumentali, poco utili a dire il vero, fanno calare leggermente un disco che restituisce dei Khruangbin rinnovati, ma fedeli a se stessi ed al loro percorso. Non tutte le tracce all'altezza (A Love International ad esempio) ma quelle che lo sono, sono molto alte.
Poco cantato e con ritmi sempre diversi (il rimshot in stile caraibico) e una chitarra su cui colare. Devo decifrare bene il basso, che si muove a mo' di camaleonte dopo solo un ascolto.
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