The Isley Brothers – Live It Up (20/07)

Seppur non conosca nulla degli Isley, devo dire che dalla copertina si poteva immaginare il contenuto del disco, un mix tra disco, funk e soul, e seppur queste cose si mescolano bene insieme, mi ha dato la sensazione di qualcosa che è anche rock.

Sarà per gli acidi assoli di chitarra pieni di fuzz, un po' scuola Jimi Hendrix (che tra l'altro ho scoperto solo a posteriori essere stato chitarrista proprio di questa band prima di trovare il successo in UK), un po' per una sensazione quasi da jam nelle parti non cantate, troppo pieno per ballare, ma anche mancante di qualcosa di solista da poter essere catalogata come una jam funk/psych.

Tra veloci pezzi disco (forse troppo veloci? di certo molto intensi) i primi di ogni lato molte percussioni ed uno stile vocale proprio degli anni '70. nota a parte, Brown Eyed Girl non c'entra con il famoso brano di Van Morrison.

Lover's Eve e  Hello It's Me invece i lenti del disco, mentre Ain't I Been Good To You - posta in chiusura - è la più palesemente divisa in due da uno stacco con cambio di tempo da 4/4 a 6/4 e con una seconda parte che solo per un momento fa il verso a Since I've Been Loving You dei Led Zeppelin.

L'ultima traccia he non ho citato è Need A Little Taste Of Love che sembra la più rock del lotto, la sensazione è qualcosa di simile ad un incrocio tra i Doobie Brothers e gli Who.

Disco piacevole, che credo sia meno attinente alla nascente disco music, ma più al soul/funk di scuola ovviamente afroamericana. Travolgente e dalla sensibilità ibrida.



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