Enzo Avitabile – Alta Tensione (14/02)
Disco di cui mi è piaciuta poco la batteria dai suoni davvero troppo elettronici. Peccato perché esce dalla scuola napoletana di Pino Daniele ed ha un certo fascino il modo in cui utilizza le assonanze per fondere le lingue italiano, inglese e napoletano.
Poco sax per essere un disco di un saxofonista. Siamo su coordinate synth-pop con pezzi per lo più vitali e veloci, anche se ci ho trovato poca attinenza con le parole ed i temi trattati. Fosse stato fatto 10 anni prima, in un altro periodo musicale, sarebbe stato forse più efficace.
L'unico pezzo dove i colori dei suoni elettronici mi sono piaciuti è Anyway con quegli inserti ritmici funky, e le percussioni in Wasted, che altrimenti sarebbe un pezzo un po' scarico. Anche se il brano più efficace per coinvolgimento è stato per me Rebell'.
Peccato perché sembra un disco artificioso, con tanti suoni di tastiera, troppo figlio del suo tempo. Troppo "di moda".
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