Pram – Sargasso Sea (22/05)

Disco complicato più che altro nel suo essere quasi impressionista, astratto. Dal mood quasi sempre notturno, in questo ricorda i Laika, ed una voce cantilenante ed un po' apatica, il disco si muove su ritmi di batteria a volte perfino poco confortevoli, su cui costruisce gallerie visionarie di suoni e gingilli, forse anche campionamenti (in particolare la pausa mancata all'inizio di Sea Swells And Distant Squalls mi ha fatto pensare a qualcosa di campionato).

Accompagnamenti quasi sempre poco musicali, non certo stonati, ma discontinui e privi di un armonia che sia in qualche modo di conforto. Ricorrente una tromba che fraseggia qua e la in modo poco convenzionale, spesso con effetti.

Resta solo una forma canzone a dare qualche certezza sul cosa potersi aspettare nel proseguo di un album che gioca sulle atmosfere. Mi è risultato difficile seguirlo, specie nei pezzi centrali. Mi ha ricordato appunto le caratteristiche distaccate e tendenzialmente ripetitive dei Laika. Forse non sono ancora pronto per suoni cosi disorientanti. Faccio persino fatica ad accostarlo a dei generi musicali.



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