Mercury Dime - Darkling (31(01)
Non mi ha mai lasciato sensazioni davvero buone, normali più che altro. Un po' noioso nella parte centrale, molto americano, con una voce che ricorda certi REM, e un sound alla Counting Crows, con ballate e pezzi più vivi che solo in Pray For Lockjaw trovano un riff più incisivo e sicuro.
Forse le cartucce migliori sono sparate alla fine, con gli ultimi due brani, l'omonima Darkling, più lunga e dagli echi inglesi, mentre l'ultima Pink Dogwood con un ritornello finalmente azzeccato, ma che chiude con un finale rallentato che poteva essere decisamente migliore (cosi come altri finali del disco, non sempre azzeccati per me).
Non brutto, solo abbastanza normale, senza davvero qualcosa di identitario.
Come ho scritto sopra, purtroppo scrivo con ritardo e anche le idee del primo ascolto sono ormai andate.
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