Enrico Ruggeri - Enrico VIII (27/04)

Disco facile da sottovalutare, ma che in realtà mi ha anche stupito per come riesce a far convivere stati d'anime differenti con un suono caratteristico ed elegante.

Sembra quasi riprendere l'aggettivo 'regale' che è un riferimento al Re Enrico VIII per vestire in modo elegante dei brani con testi tutto sommato inspirati e sopra la media con molti particolari, e scanditi chiaramente dalla voce precisa ed impostata di Ruggeri.

La carta sotto fa il verso al rock 'n' roll, je t'aime ha un ritornello che sembra preso da certi gruppi punk e dal mondo ska; questi due degli esempi più caratteristici, ma ogni brano ha la sua particolarità o dettaglio, e soprattutto riesce ad essere conciso e breve, non si perde in lungaggini, e questo rende il disco scorrevole e vivace.

Non un capolavoro, ma un disco credibile, capace di trovare il modo di farsi ascoltare.



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