River City People – This Is The World (16/10)

Per buona parte il disco è un pop rock/folk quasi riconducibile agli U2 meno stratificati; con alcuni ritornelli quasi troppo orecchiabili come Special Way e Move A Mountain. Quasi una via di mezzo tra Inghilterra ed America.

Fanno spessore però alcune tracce in cui si sente l'influenza di suoni più vicini alla 4AD per l'uso spazioso della chitarre, specie in Hurt You, pezzo che ho preferito a Driver che invece ha un'idea più mossa, ma con un fare più rock delle altre, compreso un solo di chitarra.

Di Hurt You mi è piaciuta molto la cassa, incedente ma distante, la voce e l'uso delle spazzole. Pezzo definitivo del disco, che si discosta dai pezzi più radiofonici per incrociare una deriva quasi dream pop.

Tutto sommato gradevole anche se non sempre brillante, con alcuni picchi molto interessanti.



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