Latte E Miele – Aquile E Scoiattoli (17/08)
Ho sentito anche ieri questo cd, ma la conclusione è rimasta pressoche' invariata. Non riesco a reggere la lunga suite strumentale Pavana in coda all'album, davvero troppo lunga ed alla quale non sono riuscito a trovare uno schema, o almeno una continuità. La sento slegata, e comunque, considerato l'uscita del disco nel 1976, davvero troppo in un momento in cui nel prog in generale si era già detto quasi tutto. Forse una sorta di Close To The Edge, ma dal livello nettamente inferiore.
Passo veloce anche su Opera 21, rifacimento di qualcosa di Beethoven, ma dal risultato forse più vicino alla pacchianeria dei Rondò Veneziano che ad altri rifacimenti classici del prog, pezzo però interessante per via dei suoni elettronici e per l'intreccio con la batteria, particolare.
Andando a ritroso con la tracklist invece i Latte e Miele mi sono piaciuti di più nel pezzi brevi e d accessibili dei primi 3 brani, che mantengono quei suoni caldi e caratteristici, ma con una forma canzone sintetizzata, messo da parte il linguaggio classico a favore di un modo di fare più rock (il basso è palesemente su coordinate rock) che mi ha convinto e soddisfatto molto di più.
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