Do Make Say Think – Do Make Say Think (28/11)
Devo dire che per la prima mezz'ora almeno non è stato facile, mi calava l'attenzione e faticavo a seguire il loro filo, la traccia 6,Disco & Haze, è stato un po' il punto di svolta, con quel l'esplosione molto bella.
Onions è una semplice oscillazione, mentre l'ultima The Fare To Get There è una lunghissima cavalcata di 20 minuti, dove il primo strumento, oltre ad una nota di synth, è un flauto dopo 3 minuti, poi la traccia si evolve a parabola, chiudendosi quasi come si era aperta, dopo una parte centrale lunga e densa di effetti chitarristici.
In generale mi è sembrato un disco ipnotico, per esempio la batteria pur non mutando le dinamiche, risulta ora invadente, ora persa nel mix. Si nota comunque la ricerca verso un tipo preciso di sonorità, peccato che spesso ci siano intro poco necessari e lungaggini che non mi aiutano a cercare le motivazioni per un secondo ascolto, che però sarà necessario in futuro. Come ho scritto all'inizio, il disco è complesso, lungo e richiede pazienza.
Per la prossima volta, ascoltare senza cuffie.
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