Survivor – When Seconds Count (22/11)

Disco senza sorprese, classico rock melodico anni '80, con tastiere, accordi ripetitivi (anche se ci sono un paio di sorprese nella prima traccia del secondo lato, Oceans) e melodie un po' scontate.

Nel primo lato in particolare non ho mai avuto buone sensazioni, siccome tutti i pezzi risultavano un po' prestampati. Positivo però sentire dei soli di chitarra da tanto in tanto, anche se non sempre azzeccati, e penso a a quello dell'ultimo brano che chiude con una pennata alternata che non stava per niente bene nel contesto, al termine di un solo comunque buono.

Tanti suoni pulitini ma poco di interessante da ascoltare, ho avuto quasi sempre la sensazione che i pezzi siano tirati indietro come tempo, non capisco se è una sensazione data dai suoni di batteria o altro. 

Non il mio genere preferito, ma in generale un disco poco utile e altrettanto poco memorabile.


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