Angelo Vitale – La Battaglia Delle Tarme (24/10)
Vocalmente mi ha ricordato quella raucedine e quel modo di cantare alla Rino Gaetano, ma anche l'effetto tubo alla Renato Zero.
Le musiche sono molto aderenti alla forma canzone folk, con tema musicale orecchiabile ad inizio e fine, e qualche ripresa dopo i ritornelli.
Non chissà quale complessità, anzi, anche armonicamente è un disco semplice, con testi che insistono principalmente su quel senso di perdita di un identità in favore di una più piatta omologazione, tema che sto scoprendo tipico di fine anni '70. Forse si avvertiva quello che sarebbe stato il declino del forte fervore politico italiano proprio degli anni '70.
Un disco che a conti fatti, non è male, ma è privo di un identità propria. Comprensibile che si sia perso nel tempo, ma che faticherei a chiamare 'di serie B', in quanto non sfigurerebbe troppo di fronte ai nomi citati prima.
Belle certe cose che fa il basso, e anche i suoni caldi, sono quelli che piacciono a me. Su tutte però la più acustica Pupujussi risulta essere il pezzo più efficace e onesto.
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