Iron Maiden – Somewhere In Time (27/12)
Disco più ripetitivo rispetto a Killers. I pezzi sono più allungati e la voce più sguaiata nei ritornelli. Inoltre quando parte con le cavalcate in mezzo ai pezzi, sembra che prenda sempre la stesa velocità. Che magari è il suo bello, ma è anche ripetitiva come cosa.
Fa' eccezione l'ultimo brano, con un lungo intermezzo ed un'intro dal sapore epico (il titolo Alexander The Great, direi riporta alla mento l'epica storia del personaggio) , e forse qualche altro momento nel secondo lato, che ho in generale preferito al primo.
Mi ha un po' deluso, siccome è abbastanza ripetitivo, le idee musicali di fondo sono sempre quelle e anche a livello di melodia e di quello che ho capito dai testi riportati nell'inlay del disco. non mi ha soddisfatto. Poi a livello tecnico cii sono tanti soli di chitarra anche carini, ma buttati in mezzo ai pezzi quasi a forza, il che li rende anche meno memorabili secondo me.
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