Boogie Down Productions – By All Means Necessary (04/08)

Penso sia la prima volta che mi impegno con un cd di Hip Hop americano, se ci fossero stati i testi nel booklet sarebbe stato sicuramente più utile, avendo qualcosa da seguire per capire meglio.

Credo però di aver almeno iniziato a capire l'approccio dal punto di vista prettamente tecnico del genere, ascoltare un album 'vecchio' aiuta in un certo senso a capire l'artigianalità che ci sta dietro, a cogliere meglio il sodo.

I ritmi infatti sono tutti proveniente da una batteria elettronica, con poi alcuni campionamenti sopra, il sax di My Philosophy, l'iconico riff denaturalizzato di Smoke on the Water in Ya Slippin.

Poi alcuni effetti musicali, tipo scratch, cori, delay, ma soprattutto i testi. Una valanga di parole che non capivo sempre, anche se non è complesso cogliere l'atteggiamento 'contro' e quasi antiamericano. Particolare il quasi recitato di Necessary, quasi un discorso sulla violenza, stavolta senza ritmo.

Con le orecchie di oggi, non sembrano molto complicate le articolazioni vocali del cantato, ma penso che per un disco del 1988 questa fosse quasi avanguardia, o come minimo già una novità.

Un disco che per me che non capisco molto bene ne la lingua ne gli slang, ha iniziato ad annoiare presto, ma il tentare di cogliere gli aspetti tecnici musicali mi ha aiutato a sentire un linguaggio diverso dai miei soliti.



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