Blocco Mentale – Ποα (14/08)
Il disco è piuttosto variegato, con tantissimi strumenti per un disco rock, tanti passaggi strumentali anche tosto ma anche tanta attenzione alle melodie ed ai cori.
La sensazione subito è stata circa anche quella di altri dischi di progressive italiano, un po' spaesato dato che a primo impatto sembrano quasi più pezzi e idee attaccate tra loro, in realtà ci sono anche dei ritornelli, tra l'altro molto gradevoli, tipo La nuova forza (a cui io avrei aggiunto almeno un giro strumentale alla fine), c'è anche la ripresa dell'inizio del disco con il finale di Ritorno; l'ultimo pezzo Verde infatti sembra quasi un aggiunta, ma non è una bonus track.
Testi che non mi sono mai davvero arrivati, bellini e comprensibili, si capisce cosa vogliono dire riguardo al tema dell'ecologia (nel 1973!) ma ho fatto fatica a sentirli miei, non ho capito se è a causa di un linguaggio un po' datato, poco attuale.
Come ho scritto ci sono tanti strumenti (dal piano, synth, mellotron, sax, armonica, etc..)tutti ben armonizzati e bilanciati. Io e me ha un tono più blues, con un fraseggio di armonica e quella che sembra una 12 corde acustica. Più heavy alcune parti di Ritorno, con una doppia cassa.
Equilibrato tra momenti hard ed altri acustici, più vicini al cantautorato; mi è mancata solo un filo di immediatezza, ma basterebbe farci un attimo di più l'orecchio per famigliarizzarcisi molto meglio. E ne varrebbe anche la pena, per un album considerato minore, ma che forse cosi minore non dovrebbe essere siccome non lo vedo cosi sfigurare di fronte a dischi come L'uomo degli Osanna che ho ascoltato qualche tempo fa.
.edit: L'ho poi riascoltato il mattino del 15, e già ho notato altre cose, tipo una parte strumentale che si ripete in La Nuova Forza e Ritorno, ed ho anche recepito molto meglio i primi pezzi, insomma come avevo immaginato basta farci le orecchie per cogliere altri dettagli per farlo arrivare in modo più fluido.
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