Renato Zero - Leoni Si Nasce (18/01)
Nemmeno oggi però mi è arrivato granché devo dire. Belle le idee dell'intro e dell'outro a mo' di spettacolo teatrale, come a voler dare un filo conduttore che fondamentalmente c'è siccome i riferimenti al leone ed alla giungla ci sono eccome, sparsi un po' per tutto il disco.
Anche qui, come ho notato anche per altri cantautori degli anni '70 poi sbarcati negli anni '80, c'è una diversificazione nei testi, meno brillanti e più indiretti, con cui è leggermente più difficile entrare subito empatia. Anche un pezzo come Frenesia, forse il migliore del disco, ha un bel testo, ma penso che il Renato Zero di 5/6 anni prima ne avrebbe parlato in modo diverso e, probabilmente, migliore. Il pezzo è comunque buono a livello musicale, con un solo di chitarra elettrica importante e stacchi funk/disco.
Anche Oscuro Futuro non male musicalmente, introduce dei ritmi reggae, e più in generale diverse chitarre anni '80. Ma rimane fondamentalmente più povero e "facile" degli altri che ho ascoltato in precedenza.
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