Beth Orton – Daybreaker (03/9)
Disco che tirando le somme mi è sembrato un po' meno ispirato di Trailer Park, anche se mi hanno stupito diverse cose. L’approccio quasi latino alla traccia 4, Anywhere, oppure il tentativo di seguire la scia do Norah Jones di God Song (almeno questa è stata la mia impressione) troppo lenta e poco adatta alla sua voce secondo me. Molto bello invece il folk in pieno stile Joni Mitchell della traccia precedente Carmella, davvero accostabile alla cantautrice canadese. Di God Song però ricordo che mi è piaciuto il finale alla CSN&Y con la chitarra a 12 corde.
Sono arrivato un po' appesantito alla fine da questo approccio un po' troppo bilanciato tra folk e contaminazioni più elettroniche come la notturna title-track, oppure le prime canzoni più vicine al pop-folk. Mi è piaciuto come anticipa l’ultima traccia, gli effetti che usa, anzi, i suoni. La lunga coda suggerisce già un finale come infatti è.
C’è da dire che le canzoni sono anche lunghe, forse questo ha pesato nel primo ascolto.
Ho provato oggi ad ascoltare mentre andavo a fare una camminata, in certi momenti mi distraevo, ma è un buon modo per ascoltare musica. Chissà se riuscirò a portarlo avanti anche nei prossimi giorni, vorrei provare ad ascoltare cose post-rock in questo modo.
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